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Fare il sapone in casa non è impossibile, anche se si tratta di una procedura piuttosto complessa, che prevede reazioni chimiche e materiali pericolosi. Prestando la massima attenzione, e seguendo il procedimento in maniera corretta, è comunque possibile ottenere un sapone casalingo efficace e di ottima qualità. Gli ingredienti di base per la preparazione di un sapone naturale e senza conservanti sono la soda caustica, grassi animali o vegetali e acqua demineralizzata e priva di cloro o altri additivi. Questi prodotti sono fondamentali e devono essere presenti tutti e tre, visto la mancanza di uno di essi rende impossibile la saponificazione, eventualmente si possono aggiungere aromi, coloranti, erbe o estratti di frutta per personalizzare il sapone con il profumo preferito.
Risulta essere vero che esistono anche metodi per produrre saponette biologiche aromatizzate senza l’impiego della soda caustica, tuttavia questo componente che, nonostante il suo potere corrosivo, è comunque naturale al cento per cento, è quello che permette il vero e proprio processo di saponificazione.
Soda Caustica
La soda caustica è una sostanza pericolosa, da maneggiare con estrema attenzione a causa della sua potente azione corrosiva, costituita da idrossido di sodio puro, in genere al 99%. Si tratta di un elemento naturale e, in ogni caso, durante la saponificazione viene neutralizzato completamente, trasformando i grassi in quello che viene comunemente chiamato sapone e che, a procedura ultimata, non contiene più alcuna traccia di soda caustica.
Per utilizzare questa sostanza sono necessarie le precauzioni che riguardano ogni altro elemento corrosivo, guanti di gomma inattaccabili dalle sostanze caustiche, mascherina e occhiali protettivi, per difendersi sia dalla sostanza stessa che dai vapori esalati durante la reazione chimica. La tecnica di saponificazione è rimasta invariata da millenni, con la soda caustica è possibile saponificare qualsiasi grasso, animale o vegetale, la scelta di prodotti differenti andrà a definire la qualità e le caratteristiche del sapone ottenuto.
Grassi Animali o Vegetali
Nel sapone casalingo è possibile utilizzare grassi vegetali o animali, in base alle preferenze e ai materiali a disposizione, ogni sostanza contribuirà a dare al sapone ottenuto caratteristiche differenti in fatto di consistenza, profumo e aspetto.
Saponificare i grassi vegetali è piuttosto semplice, i più efficaci e utilizzati sono l’olio di oliva, di mandorle dolci, di argan, di macadamia, il burro di karitè, e in genere tutti i burri di origine vegetale. Ogni grasso richiede dosi differenti di soda caustica, per questo è importante non sostituirli e rispettare le dosi.
Il Liquido di Soluzione e gli Ingredienti Aggiuntivi
L’acqua demineralizzata a distillata va benissimo, l’importante è che non contenga calcare o tracce di cloro, in alternativa è possibile utilizzare infusi di erbe o di fiori, latte e succhi di frutta, per dare al sapone ottenuto una leggere profumazione. Il liquido utilizzato per la saponificazione ha la funzione di sciogliere la soda caustica e attivare la conseguente reazione con il grasso.
Oltre ai tre ingredienti di base, il sapone casalingo può essere arricchito con ogni sorta di elemento, per ottenere risultati differenti, petali di fiori, miele, cannella, spezie, caffè, cacao, frutta, semi, l’importante è che si tratti di un prodotto naturale e non sintetico, e che sia dosato correttamente.
Strumenti Necessari
L’attrezzatura per la saponificazione è relativamente semplice e, in maggioranza, può essere reperita in cucina, una bilancia precisa, una pentola in acciaio, due cucchiai in legno, un termometro da cucina, una bacinella in acciaio o pirex per la soluzione di soda, formine in silicone, un frullatore a immersione, una vecchia coperta o un panno per coprire le formine con il sapone fresco.
Come Realizzare il Sapone
Il sapone si ottiene con la reazione degli acidi grassi al contatto con la soda caustica, i grassi utilizzati per la saponificazione sono chiamati infatti anche reagenti, e conferiscono al prodotto le doti detergenti e schiumogene che tutti conoscono. La saponificazione può avvenire a caldo o a freddo, in ogni caso la prima fase della preparazione del sapone è la pesatura degli ingredienti, l’acqua deve essere in quantità proporzionale alla sostanza grassa scelta, in genere ad ogni chilogrammo di grasso corrispondono 300 grammi di acqua per la saponificazione a caldo e 350 grammi per il metodo a freddo. I due metodi sono uguali, con l’unica differenza della temperatura alla quale avviene la reazione tra la soda caustica e il grasso, a temperatura ambiente per il metodo a freddo e a circa 80 gradi per il metodo a caldo.
La dose ideale della soda caustica è di 134 grammi per ogni chilogrammo di olio di oliva, riducendo la dose del 5% si otterrà un sapone più delicato. Le dosi indicate, di 134 grammi di soda per un litro di olio, si riferiscono unicamente all’olio di oliva, non devono essere variate così come non deve essere variato il grasso usato per la saponificazione. Nel caso in cui si desideri utilizzare un altro ingrediente, come l’olio di mandorle dolci o il burro di karitè, è necessario reperire le dosi esatte di acqua e di soda caustica.
Dopo avere preparato la dose esatta di acqua in un recipiente di pirex o comunque resistente al calore, si procede alla pesatura della soda caustica, utilizzando un bicchiere di carta. Durante le operazioni in cui si maneggia la soda, è opportuno indossare tutte le protezioni necessarie, guanti, occhiali, mascherina e camice, poiché si tratta di un prodotto corrosivo e pericoloso.
La soda caustica pesata deve essere versata nell’acqua mescolando lentamente con un cucchiaio di legno, prestando attenzione visto che il liquido può raggiungere una temperatura molto elevata, per questo deve essere coperto e lasciato raffreddare, fino al raggiungimento della temperatura ideale, di circa 45 gradi. Allo stesso tempo, si può procedere a riscaldare l’olio vegetale in una pentola di acciaio, portandolo ugualmente a 45 gradi. Quando entrambi gli ingredienti sono stati portati alla temperatura adatta, si può procedere a versare lentamente la soda nell’olio, dapprima mescolando e poi utilizzando il frullatore, fino al momento in cui la miscela si trasforma in un’emulsione e si addensa. Nel momento in cui la pasta assume la consistenza di una crema, è possibile aggiungere ingredienti aromatizzanti, fiori, semi, crusca e altro.
Il composto così ottenuto deve essere versato negli stampi, da coprire accuratamente e lasciare riposare per 48 ore circa. Prima dell’uso, il sapone deve stagionare per almeno due mesi in un luogo asciutto. Risulta essere possibile anche utilizzare uno stampo unico, e tagliare successivamente il sapone in blocchi. Nella saponificazione a freddo, la soda caustica viene fatta reagire a temperatura ambiente, senza il riscaldamento della sostanza grassa, per tale ragione, si esaurisce molto lentamente e rende necessario l’uso di stampi resistenti alla corrosione e al calore.
Durante la stagionatura, che dura circa otto settimane, viene eliminata tutta la soda caustica presente nel sapone, e si completa il processo di saponificazione. Il risultato è un prodotto detergente, sgrassante e idratante, grazie alla formazione di glicerina, prodotta dalla reazione tra soda caustica e olio.
Conclusioni
Il sapone artigianale è estremamente benefico, è adatto per la pulizia quotidiana del viso e del corpo, rende la pelle morbida e vellutata, è idratante ed emolliente. In genere si tratta di un sapone dal pH basico: se si desidera un sapone dal pH leggermente acido, adatto anche per l’igiene intima, occorre ridurre leggermente, di circa il 5%, la dose di soda caustica. Le saponette preparate artigianalmente si conservano in luogo fresco e asciutto, in scatole di legno o avvolte in carta da forno, che manterrà a lungo il profumo e la fragranza.