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Reversibile, questo tagliere di marmo assemblato su una tavola, consente di stendere la pasta dei dolci sul lato in marmo, e di tagliare la carne sul lato in legno.
Il nostro tagliere di marmo è destinato ad essere posto sul piano di lavoro di una cucina e presenta la particolarità di poter essere capovolto per presentare l’altra parte in faggio. Il marmo si trova piuttosto facilmente: potrete recuperarne una lastra presso un rigattiere o acquistarne una presso un commerciante di materiali da costruzione. La bellezza naturale del marmo porterà il suo contributo alla decorazione della cucina. Questo doppio tagliere è piuttosto facile da realizzare: curate in particolare il taglio del piano di lavoro, nel quale va incassato, e quello del marmo (prendete delle misure precise).
MATERIALE NECESSARIO
Prodotti
Lastra di marmo: 12 x 280 x 430 mm
Tagliere in faggio: 28 x 280 x 430 mm
Listello di legno duro (quercia o noce): 1,6 m, di 14 x 40 mm
Modanatura piatta: 1,6 m e 10 mm di spessore
Modanatura triangolare (quercia o noce): 1.7 m e 22 mm di lato
Lastra di compensato: 520 x 370 x 5 mm
Spine, stucco per legno, colla vinilica.
PROGETTO E STRUTTURA
Questo accessorio da cucina, pratico ed estetico, è composto da una lastra di marmo assemblata ad una tavola di faggio; questa essenza è molto resistente, ma consente di eseguire i tagli senza rovinare le lame. Le dimensioni prescelte per la tavola e per la lastra (280 x 430 mm) sono abbondantemente sufficienti. Tuttavia, se il vostro piano di lavoro è molto grande (e amate molto i dolci) potrete aumentarle un po’. In questo caso, con l’incorniciatura in legno (senza la modanatura triangolare) si ottengono 458 mm di lunghezza per 308 mm di larghezza. Questo tagliere si incassa nel piano di lavoro in un foro rettangolare di 310 x 460 mm (tenuto conto dell’incorniciatura in legno interna al foro effettivamente tagliato), lasciando così 2 mm di gioco: occorre quindi che le misure siano precise, affinché il tagliere entri nella sua sede. Abbiamo scelto uno spessore di 12 mm per la lastra di marmo, ma potrete modificare le dimensioni in funzione della lastra che troverete. Sia sul lato in legno che su quello in marmo, l’accessorio è trattenuto da una modanatura triangolare inchiodata attorno all’incorniciatura con chiodi a testa tonda. Tutte le modanature di incorniciatura sono tagliate ad ugnatura agli angoli. Quelle che circondano la lastra sono fissate con chiodi sul legno e con spine sul marmo. Una lastra di compensato, fissata sotto l’apertura, evita che le briciole cadano sotto il piano di lavoro.
ALCUNI PROBLEMI
Iniziate eseguendo il taglio del piano di lavoro. Prendete delle misure esatte e lavorate con il seghetto alternativo. Se, come in genere succede, si tratta di un piano in pannello di truciolato multistrato di 16 o 19 mm di spessore, fate attenzione a non scheggiare l’impiallacciatura lungo il tratto di sega. I piani di lavoro in legno massello listellare incollato si tagliano senza difficoltà. Se il vostro piano è piastrellato, bisogna togliere delle piastrelle e calcolare le dimensioni del tagliere in funzione dell’apertura (le piastrelle poggiano in genere su un pannello di truciolato idrofugo).
Se esiste un cassetto sotto il piano di lavoro, il pannello di compensato che si fissa sotto al piano può disturbarne l’apertura. In tal caso, la cosa più semplice consiste nell’eseguire un taglio corrispondente allo spessore di questo pannello (cioè 5 mm) sul retro del cassetto. È anche possibile prevedere delle modanature d’incorniciatura dell’apertura di una larghezza inferiore di 5 mm allo spessore del piano di lavoro: il pannello di compensato è quindi inchiodato o avvitato sui bordi di queste modanature (i chiodi sono inseriti di sbieco). In fase di finitura, il pannello di compensato deve essere smaltato sulle due facce. Non dimenticate che il piano di lavoro è spesso umido e che le infiltrazioni sono pericolose, perché il pannello di truciolato del piano può rovinarsi. È quindi meglio chiudere gli interstizi (tra il piano di lavoro e l’incorniciatura del foro) con stucco per legno. In seguito, dovrete eseguire una leggera levigatura. Non è necessario verniciare l’incorniciatura della lastra di marmo (il tagliere deve essere lasciato così com’è). Al contrario, potrete applicare una vernice poliuretanica (per esterni) sull’incorniciatura dell’apertura.
APERTURA
Prendete delle misure precise sul piano di lavora ed eseguite il tracciato: l’apertura deve misurare 330 x 480 mm. La lunghezza del tagliere deve essere parallela al bordo del piano e non al muro che non sempre è diritto. Per introdurre la lama del seghetto alternativo, dovrete prima di tutto praticare un foro ai quattro angoli con il trapano. Utilizzate una punta piatta o una elicoidale (specifica per il legno). Per evitare che la punta scivoli e che l’impiallacciatura si scheggi, incollate un pezzo di nastro adesivo. Eseguite il taglio guidando il seghetto con un listello.
INCORNICIATURA
L’apertura è incorniciata da una modanatura piatta con bordi diritti e non da una con bordi arrotondati. La sua larghezza è uguale allo spessore del piano di lavoro (16 a 19 mm, se si tratta di truciolato multistrato). Gli angoli sono tagliati ad angolo con la cassetta per ugna-tura e la sega a dorso. Il profilo viene quindi incollato e inchiodato in posizione mediante chiodi a testa tonda (inossidabili, perché la cucina è un luogo umido). Accecate le teste dei chiodi con il punzone. Quindi, tagliate un rettangolo di compensato e inchiodatelo sotto il piano.
TAGLIO DEL MARMO
Eseguite il tracciato con un pennarello, su un nastro adesivo incollato sulla lastra. Il marmo si taglia con un seghetto alternativo dotato di una lama al carbonio di tungsteno a dentatura fine. Regolate il seghetto su una velocità piuttosto lenta; il nastro adesiva eviterà le scheggiature sulla faccia a vista del marmo. Non spingete sul seghetto, ma avanzate con dolcezza. Anche in questo caso, potete guidarvi con un listello. Indossate occhiali di protezione, perché le particelle di marmo sono pericolose per gli occhi. Infine, spianate il bordo della lastra con carta vetrata a grana fine.
TELAIO
Il tagliere in faggio massello è tagliato nelle stesse dimensioni della lastra di marmo. Questi due elementi dell’accessorio vengono quindi sovrapposti: scegliete la faccia più bella del marmo come faccia a vista. Sono assemblati tramite un telaio di legno realizzato con listelli di 14 x 40 mm di sezione. Eseguite un taglio ad ugnatura per gli angoli (con la sega a dorso e la cassetta per ugnatura). Il telaio viene quindi incollato e inchiodato sui bordi del tagliere con chiodi a testa tonda dei quali bisogna accecare le teste con un punzone. Utilizzate una colla vinilica normale.
SPINE
Per fissare il telaio sul marmo, dovete inserire delle spine (3 per la lunghezza e 2 per la larghezza). Per forare, utilizzate una punta mista legno/muro di 6 mm di diametro. Incollatevi sopra un pezzo di nastro adesivo come guida di profondità in modo da praticare un foro di 30 mm di lunghezza (più uno o due millimetri). Mettete il tagliere in posizione verticale tra le ganasce della morsa, proteggendolo con dei listelli. Praticate contemporaneamente un foro nel legno e nel marmo a 3 mm dal bordo (se il marmo ha uno spessore di 12 mm). Incollate ed inserite la spina.
SUPPORTI
La lastra di marmo (o la tavola di faggio), sostenuta da un secondo telaio realizzato con una modanatura triangolare e fissato sul primo. sporge rispetto al piano di lavoro. Il profilo triangolare consente di tenere ferma la lastra o la tavola. Levigate il primo telaio con un blocco per levigare e della carta vetrata, affinché sia allo stesso livello della superficie del marmo. Tagliate quindi ad angolo il profilo triangolare con la cassetta per ugnatura e la sega a dorso. Sarà fissato in posizione al centro dell’incorniciatura con colla e chiodi a testa tonda. Accecate le teste dei chiodi.