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Come Fare la Manutenzione degli Oggetti in Pelle

Aggiornato il 3 Novembre 2024 da Roberta

Indice

  • Libri
  • Pelli esotiche
  • Restauro
  • Prodotti
  • Shampoo
  • Strappi

Gli oggetti e i rivestimenti in pelle sono decorativi, solidi e piacevoli al tatto, ma è indispensabile una manutenzione regolare, che utilizzi metodi e prodotti specifici.

La pelle è un materiale naturale generalmente resistente all’usura e ai diversi agenti chimici. D’altro canto si può sporcare, scolorire, graffiare o macchiare. Il danno è il più delle volte riparabile e per ritrovare la bellezza originale di un oggetto o di un rivestimento è sufficiente prendere alcune misure elementari impiegando il prodotto adeguato.
Le pelli più utilizzate sono quelle di animali da macello, innanzitutto i buoi e le mucche che danno delle pelli forti, poi i vitelli, dai quali si ottengono delle pelli di qualità fine, destinati alla pelletteria e infine il montone, la capra, il maiale e il cavallo dai quali si ricavano diverse qualità. Esistono anche delle pelli dette esotiche, in particolare quella di coccodrillo, di serpente, di squalo, di foca e di tricheco.
Dal punto di vista della qualità del prodotto finito, si distinguono numerose categorie, a seconda che le pelli siano utilizzate per la creazione di borse, scarpe, guanti, rivestimenti, ecc. Di solito le pelli sono utilizzate con la parte esterna a vista: la grana, o fiore, del
cuoio è costituita da piccole protuberanze separate da solchi e può essere trattata in modo particolare (verniciata, lavorata, scamosciata).
Il camoscio, utilizzato principalmente per la confezione di guanti, è una pelle trattata in modo tale che il lato “carne”, rasato e a volte levigato (camoscio vellutato) venga presentato al rovescio. Quando la pelle presenta un aspetto opaco e sporco, si tratta di solito di un trattamento di finitura, ma il materiale stesso non è effettivamente rovinato. Se si desidera trattare una grande superficie (divano o poltrona, per esempio) ci si può rivolgere a degli specialisti: il trattamento è abbastanza costoso, ma la pelle ritrova un aspetto impeccabile (tintura o verniciatura). Tuttavia, per una pulitura o smacchiatura di manutenzione, è certamente possibile operare da soli.

Libri

I libri rilegati in pelle sono fragili quando sono vecchi. Se si tratta di volumi di grande valore, prendete delle precauzioni prima di utilizzare un prodotto: una pelle troppo vecchia rischia di sgranarsi se viene strofinata eccessivamente. Anche se l’oggetto è di fattura abbastanza recente ed è in buono stato, è preferibile scegliere un metodo dolce. Utilizzate per esempio del latte. ideale per eliminare la sporcizia tra le grane del materiale. Tuttavia, strizzate bene il tampone per evitare che del latte in eccesso macchi le pagine; per pulire in profondità, ricordatevi di strofinare sempre nel senso della grana. Sciacquate con un batuffolo di cotone, che intingerete nell’acqua distillata (per evitare le tracce biancastre che possono essere lasciate dal calcare).
I piccoli graffi possono essere facilmente nascosti con pennarelli indelebili di ritocco.

Pelli esotiche

Le pelle esotiche, sia che si tratti di coccodrillo, serpente, struzzo o lucertola, richiedono cure meticolose, soprattutto se sono di vecchia fattura. Un sapone neutro, alla glicerina, da acquistare in farmacia, è il miglior prodotto detergente (ma qualsiasi buon sapone va bene). Non utilizzate del sapone duro o qualsiasi tipo di detersivo: sarebbe troppo violento e potrebbe danneggiare irreparabilmente il materiale. Non utilizzate nemmeno prodotti per sellai, anch’essi troppo duri per le pelli fini. I lucidi liquidi fini sono molto adatti a questi tipi di pelle, a grana particolarmente fine. Il lucido comune è in effetti un po’ troppo denso e rischia di incrostare la superficie. Se la pelle si è scolorita, potrete applicare una tintura specifica, avendo l’avvertenza d’indossare guanti protettivi. Potete comunque utilizzare dei pennarelli indelebili che troverete presso un cartolaio o meglio, in un negozio di cornici.

Restauro

Le pelli vengono tinteggiate con tinture, ad impregnazione. Questi colori possono perdere la loro brillantezza col tempo e le puliture successive. E’ tuttavia abbastanza facile ravvivarli. E’ necessario, innanzitutto, effettuare una pulizia accurata del materiale, con del sapone neutro e una piccola spazzola, poi applicare del latte detergente specifico per pelli. Successivamente, potrete ridare la brillantezza originale ai colori utilizzando dei pennarelli indelebili (cioè resistenti all’acqua), seguendo con cura i contorni dei motivi. Di solito è necessario ripassare più volte il pennarello, affinché la tinta sia sufficientemente vivace. Potete anche utilizzare due pennarelli di colore diverso nello stesso punto, per sfumare una tinta. Infine dovete applicare un lucido fine (crema per pelle), non in eccesso, per evitare di incrostare la superficie. Lasciate asciugare alcuni istanti prima di lucidare con un panno morbido. D’altro canto, troverete anche delle tinte specifiche per pelli, che permettono di ravvivare la tinta unica di una scarpa
o di una giacca. Tuttavia, effettuate prima un test su una parte poco visibile, per verificare la sfumatura che otterrete dopo l’essiccamento.

Prodotti

In commercio si trovano numerosi prodotti per la manutenzione della pelle. Si tratta innanzitutto di latti detergenti, che possono essere confezionati in flaconi
o bombolette spray. Sono di solito a base di lanolina, olio di zampe di bue e di acquaragia. Puliscono ed ammorbidiscono la pelle: la lanolina penetra nel materiale ed evita che questo si secchi; apporta inoltre una protezione contro l’acqua. Tali prodotti sono incolori, si adattano a tutte le tinte e permettono di ottenere una certa brillantezza.
Le creme a base di cere dure plastificate sono destinati essenzialmente a lucidare le pelli; contengono inoltre degli agenti ammorbidenti (il solvente di solito utilizzato è l’acquaragia). Possono essere neutre o colorate e rinnovano dunque i colori, apportando una pellicola di protezione impermeabile.
Ci si potrà anche servire di lucidi di alta qualità (si tratta di solito di cere naturali mescolate a cere sintetiche), che possono essere solidi, in gelo liquidi e che puliscono lucidando nello stesso tempo la superficie. D’altro canto, possono essere impiegati numerosi smacchiatori specifici per pelle. E’ il caso, per esempio, dei prodotti al monoclorobenzene (molto potenti), impiegati per le macchie di catrame, di olio e di grasso odi vernice. Si possono anche utilizzare smacchiatori organici, concepiti per macchie di origine naturale (sangue, uova, vino, ecc.). Tuttavia, sui cappotti e le poltrone conviene effettuare un test su una parte poco visibile prima di intraprendere il lavoro.

Shampoo

Quando un oggetto, come un cuscino, è costituito da parti in pelle liscia e parti in pelle scamosciata, può essere generalmente pulito con uno shampoo specifico per pelli, da acquistare in droghe-rla. Tale prodotto va bene per esempio per i guanti, le borse, le scarpe o le valige, così come per poltrone e vestiti. Fate sciogliere due cucchiai di shampoo in acqua tiepida prima di immergervi interamente l’oggetto. Successivamente, fatelo asciugare arrotolandolo in una salvietta, poi sospendetelo in un punto aerato. I cappotti e le giacche devono essere posti su una gruccia a spalle larghe, per evitare deformazioni. Successivamente, strofinate le parti in pelle scamosciata con una spazzola morbida o specifica per daino. Per ridare al cuoio liscio la sua brillantezza originale, strofinate con un panno morbido, spolverizzando un po’ di talco. Se l’oggetto non può essere immerso, applicate la soluzione con una spugna.

Strappi

Quando un vestito in pelle è strappato, bisogna mettere un rattoppo. Cominciate pulendo la pelle, poi regolarizzate lo strappo con un cutter. Ritagliate il rattoppo da una pelle dello stesso colore, ma preferibilmente molto fine, affinché la riparazione sia meno visibile. Deve essere esattamente delle dimensioni dello strappo. Incollate questo pezzo su della tela di iuta, di dimensioni maggiori, con una colla universale o specifica per tessuti. Incollate allora il pezzo così preparato sul rovescio della pelle, posizionandolo correttamente e lasciandolo asciugare. Per migliorare la riparazione, potete stendere un po’ di tintura per pelle sui bordi, in modo da unificare la superficie.
I piccoli strappi possono essere facilmente riparati a condizione che la pelle sia doppia. In questo caso, bisogna cominciare pulendo il rovescio della pelle e il rinforzo (con dell’acquaragia). Applicate successivamente una colla universale, sia sul rovescio che sui lembi dello strappo. Posizionate con cura, asciugate le sbavature della colla con un panno umido e serrate con una molletta fermacarta.
Se si tratta di uno strappo su un cappotto o una poltrona, è necessario porre un pezzo al di sotto per rinforzare. Potete incollare sul rovescio della tela di iuta od utilizzare una striscia di stoffa adesiva; in entrambi i casi, bisogna anche applicare la colla sui lembi dello strappo e posizionare con molta cura. Esistono anche delle colle al neoprene liquido specifiche per pelle e gomma. Potrete utilizzarle per le riparazioni di questo tipo, senza dimenticare che tali prodotti non permettono di ritoccare la posizione del pezzo sostitutivo (sono molto adatte per incollare le suole delle scarpe). D’altro canto, la colla istantanea cianoacrilica, molto resistente, va bene anch’essa per tutti i tipi di pelle.

Chi Sono

Ciao, sono Roberta, appassionata dell’organizzazione e della pianificazione da quando ho iniziato a gestire una casa e gli impegni quotidiani.

Questo sito deriva da un’altra mia passione, la rete, e ha l’obiettivo di essere un punto di riferimento per moltissime donne con le mie stesse necessità, ovvero semplificare le attività quotidiane e avere una casa sempre al meglio.

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