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Le colle a due componenti oggi permettono di ottenere ottimi risultati nella riparazione della porcellana.
Quando rompete un vaso di fiori, o un piatto, ai quali tenevate in modo particolare (soprattutto per ragioni affettive). sentite senza dubbio, nello stesso tempo, il vostro cuore andare in frantumi. E ciò quanto più l’incidente sembra irreparabile, come quando l’oggetto va in mille pezzi e vi ricordate con quanta fatica avete tentato, inutilmente, in passato. di riparare un tale danno. Fortunatamente, oggi esistono delle colle molto efficaci, che vi permetteranno di riparare, perfettamente e durevolmente, i piatti, i vasi, le porcellane e le piccole statuette frantumate. E’ ben evidente che la riparazione, se può essere quasi invisibile, non lo sarà mai perfettamente, e che un pezzo di porcellana ne risulterà indebolito e, in particolare, molto più sensibile all’acqua calda. Bisognerà dunque tener conto di ciò, nel suo utilizzo e, in molti casi, sarete costretti a relegarlo ad un semplice ruolo decorativo.
Piatti rotti a metà
La riparazione dei piatti di porcellana richiede l’esecuzione di operazioni precise.
Preparazione dei pezzi
Per fare in modo che la colla aderisca bene, i pezzi devono rispettare due condizioni, essere puliti e ben asciutti. La prima condizione viene, di solito, facilmente rispettata: è sufficiente lavare i pezzi in un po’ di acqua tiepida, con sapone, e sciacquarli con cura. Si dimentica, invece, molto spesso, la seconda, accontentandosi di asciugare i bordi da ricongiungere. La porcellana, una volta frantumata, diviene porosa, e l’acqua penetra per qualche millimetro nella materia, cosa sufficiente perché l’assemblaggio non avvenga correttamente. È dunque fondamentale attendere che i pezzi siano interamente asciutti e che tutta l’acqua sia evaporata.
Colla
Utilizzate, preferibilmente, una colla epossidica a due componenti (resina ed indurente), da mescolare in quantità uguali. Questo tipo di colla permette di ottenere un’aderenza durevole, mentre il tempo di presa è sufficientemente lungo per dare la possibilità di procedere a tutte le rettifiche di posizione necessarie. Va anche bene la colla acrilica liquida, con componente attiva, anche se è meno indicata.
La terza soluzione, consiste nell’utilizzare della colla cianoacrilica ultrarapida, per plastica, gomma, porcellana e ceramica, adatta a materiali porosi, com’è appunto la porcellana. Il tempo di presa, dell’ordine di qualche secondo, permette comunque di rettificare la posizione, ma è meglio non sbagliare.
Pigmenti
Se utilizzate, come nel nostro caso, della colla epossidica, preparatela su una superficie pulita e liscia. Una piastrella di ceramica va molto bene. Mescolate piccole quantità, poiché i bordi della rottura non necessitano di molto prodotto. Il difetto di questa colla è che ingiallisce un po’ con il tempo. Per rimediare preventivamente a questo inconveniente, potrete dunque tinteggiarla di bianco con del talco fine o con dei pigmenti bianchi (bianco di titanio, in commercio nei colorifici). Il tempo di presa, dell’ordine di qualche secondo, permette comunque di rettificare la posizione, ma è meglio non sbagliare. . Se la porcellana è colorata, utilizzate dei pigmenti della stessa sfumatura.
Oggetti in frantumi
Lavate e pulite i pezzi. poi fateli asciugare. Su una superficie piana, effettuate un assemblaggio a secco, senza colla. poi utilizzate del nastro adesivo per fissare l’insieme.
Per essere sicuri di rimontare correttamente i pezzi. nel giusto ordine, è meglio numerarli con un pennarello. in senso orario.
Preparate un po’ di colla epossidica, aggiungete il pigmento. Eliminate l’adesivo dai pezzi, stendete dell’acetone sulla crepa, ed applicate il prodotto.
Non lasciate mai che la colla in eccesso asciughi completamente sulla superficie dell’oggetto. Dopo che ha fatto presa, eliminatela con una lama da rasoio. Lasciale asciugare per circa sei ore.
Continuate a ricostruire l’oggetto. passando ai pezzi successivi. Infine completate l’assemblaggio e ponete, per qualche ora, l’oggetto riparato su un sostegno.
Per fissare l’oggetto, attendendo ‘essiccamento completo della colla, potete inserire dei chiodi, seguendo un cerchio. e disporre una rete di elastici in gomma.
Serraggio
Naturalmente, non bisogna confondere il tempo di presa della colla, con il suo tempo di essiccamento completo. Il tempo di presa, che va da 5 a 10 minuti, per la colla epossidica, è il tempo necessario al prodotto per indurire al contatto con l’aria (varia leggermente in funzione della temperatura). Il tempo di essiccamento, è il numero di ore necessario alla colla per raggiungere uno stato completamente stabile (per la colla epossidica è di circa 24 ore). Per serrare il piatto riparato, attendendo l’essiccamento completo della colla, esistono diverse tecniche. Oltre a quelle già esposte ci sono quelle dello sgocciolatoio e del cassetto. Potrete anche immobilizzare il piatto con uno stampo per pasta da modellare, o con un nastro adesivo, ed una pellicola in plastica fine, riscaldati con la pistola ad aria calda.
Manici
Dopo avere pulito ed asciugato i pezzi e steso dell’acetone sulle crepe, posizionate il manico. Utilizzate un elastico, per fissarlo durante l’assemblaggio.
Ponete la tazza, adagiata sul bordo, su un po’ di pasta per modellare. Preparate la colla epossidica ed applicatela con la spatola. Premete per 2 minuti, quindi asportate il prodotto in eccesso.
Lasciate asciugare in questa posizione da 12 a 24 ore. Eliminate ciò che resta della colla con dell’abrasivo. L’assemblaggio può cedere. se la tazza contiene un liquido molto caldo.
Nascondere la crepa nella porcellana
In via generale, la colla epossidica assicura una buona aderenza e la riparazione tiene senza difficoltà. Tuttavia, anche se la riparazione è stata effettuata con cura, rimangono alcune tracce della crepa, che è difficile far sparire completamente. Corrisponde alla frantumazione del rivestimento superficiale della porcellana, e il miglior metodo, per nasconderlo, consiste nell’utilizzare un po’ di smalto, per poi applicare un leggero strato di vernice lucida per metalli o per smalti. Tuttavia, la crepa può anche presentare dei piccoli interstizi. Per otturarli, effettuate prima una pulitura completa del piatto, in seguito stendete, sulla crepa (con un po’ di cotone) dell’acetone per sgrassare. Preparate lo stucco, o della colla epossidica, al cui impasto avrete aggiunto della polvere di caolino. Troverete questo prodotto in negozi specializzati per l’artigianato o nei colorifici, ma potete anche ottenerlo schiacciando finemente, con un pestello, un pezzo di vecchia porcellana, ed eliminando le particelle della vernice trasparente di rivestimento. Mescolate Io stucco fino ad ottenere una pasta omogenea, poi applicatelo con una spatola in legno. Ponete il piatto su un sostegno, ed attendete l’essiccamento completo, sei ore. In seguito levigate con precauzione, con un abrasivo molto fine, inumidendo un po’ la superficie. Fate attenzione a non sfrisare il rivestimento trasparente.