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Il pavimento per l’arredamento di casa è un elemento essenziale perché deve unire efficacemente funzionalità ed estetica, può essere costituito da un’infinità di materiali, che vanno scelti in base al costo, all’aspetto estetico, alla tipologia dell’abitazione e alle necessità specifiche in fatto di manutenzione e pulizia.
Leggi la guida per conoscerne caratteristiche, tipologie, e come scegliere il modello di pavimento per l’arredamento di casa in base a criteri di qualità, prezzo e corretta informazione per il consumatore.
Pavimento in Ceramica
La ceramica è un impasto di sostanze argillose (dal greco keramikos, argilla), il quale viene manipolato, essiccato e cotto al forno per conferire stabilità e durezza alla forma. Questo tipo di materiale è diventato ormai di pregio nell’ambiente abitativo, dal momento che riesce a combinare l’estetica alla resistenza fisica. Esistono diversi tipi di ceramica
-Terracotta
deriva dalla classica argilla comune, modellata e cotta allo stesso modo degli altri materiali ceramici e usata per produrre vasellame, sculture e materiale edilizio come mattoni, tegole e piastrelle; queste ultime vengono rivestite di materiale vetroso per conferire al pavimento o alla parete resistenza e lucidità. La terracotta finita presenta un tipico colore rossastro dovuto alle impurità ferrose presenti nell’argilla.
-Maiolica
è una ceramica particolare a pasta tenera e porosa, derivata da argilla di cava, la cui caratteristica principale è il rivestimento a base di stagno (smalto). Deve essere sottoposta a doppia cottura, prima dell’argilla modellata, poi della ceramica smaltata.
-Gres
ceramica compatta, impermeabile e resistente. L’impasto di argilla viene mescolato a sostanze che ne aumentano la durezza; il gres porcellanato, molto usato per la produzione di piastrelle e rivestimenti, è un prodotto ceramico profondamente vetrificato con aggiunta di silicati e quindi lucido e liscio.
-Porcellana
materiale ceramico pregiato, di durezza e impermeabilità elevate; le sue caratteristiche sono dovute all’impasto finissimo e idrofobo che allontana ogni residuo idrico.
Pavimento in PVC
Il PVC o cloruro di polivinile è un materiale termoplastico di grande versatilità di utilizzo. Ricavato da materie prime naturali, trova largo impiego in numerosissime applicazioni industriali e nel mondo dell’edilizia, per la produzione di pavimenti; esso viene realizzato tramite l’unione del polimero cloruro di vinile con alcune sostanze plastiche.
Si tratta di un materiale molto diffuso nel campo dell’architettura. Esso fa parte di quei materiali definiti ecologici, perché contribuiscono al benessere dell’uomo nella propria casa, rispettando allo stesso tempo l’ambiente.
Risulta essere un prodotto elastico, resistente all’acqua e all’usura, all’attacco di funghi e batteri e garantisce un perfetto isolamento acustico; inoltre, è piuttosto leggero, difficilmente infiammabile ed auto estinguente.
La scelta dei pavimenti per interni è piuttosto importante, nell’ambito della ristrutturazione di una casa; essi sono soggetti ad un continuo calpestio, per cui essi devono rispondere a determinate caratteristiche ed esigenze particolari.
Questo tipo di superficie deve garantire contemporaneamente bellezza e funzionalità, quali resistenza, stabilità, impermeabilità, perfezione di superficie, facilità d’uso e di manutenzione.
La materia prima, con il quale essi sono prodotti, è caratterizzata da una superficie particolarmente asciutta, in quanto non presenta alcuna porosità; inoltre, è perfettamente liscia e satinata capace di assorbire un minore sporco.
Sono diversi gli aspetti da considerare quando si sceglie questo tipo di pavimentazione: lavorabilità, facilità di pulizia, manutenzione, resistenza ed economicità del ciclo produttivo. In commercio è possibile trovare diversi tipi di lamine da distinguere in base alla loro composizione.
Quelle di tipo omogeneo, oltre alla materia prima (pvc), contengono vari pigmenti colorati che hanno il compito di simulare le diverse tipologie di superficie (parquet, marmo, mosaico ecc.); vengono rese impermeabili e resistenti con un processo di plastificazione e sono disponibili sia in versione rigida che semi rigida.
Un’altra versione è quella a pianelle eterogenee, con struttura stratificata e composita divisa in tre diversi strati che hanno il compito di proteggerle dall’usura, di creare l’isolamento acustico e di ripartire in modo omogeneo i carichi. Le piastrelle autobloccanti, invece, sono la soluzione ideale per effettuare una posa a secco in soli pochi passaggi tramite appositi ganci.
Infine, le adesive da posizionare tramite uno strato di colla o autoadesive con il collante già incorporato sulla sua superficie inferiore. La forma di queste ultime è, solitamente, squadrata e regolare una caratteristica fondamentale che consente di facilitarne la posa. Il materiale, inoltre, è piuttosto flessibile e piuttosto facile da tagliare per mezzo di un cutter.
Per la scelta di tale prodotto è necessario considerare anche la resa estetica e le caratteristiche tecniche principali. In commercio sono disponibili diverse lastre di pavimentazione in pvc di varie colorazioni e con effetti molto simili a quelli reali.
Tra i più diffusi vi è il simil parquet, da utilizzare nelle sale da pranzo, camere da letto o camerette; esse sono la soluzione ideale per chi ama l’estetica di una pavimentazione in legno, senza dover spendere molto in manutenzione e costi del parquet vero. Quelle realizzate in simil ceramica sono adatte per il rivestimento del bagno e della cucina perché risultano molto resistenti ai prodotti aggressivi; infine l’effetto moquette, molto flessibile e piacevole al tatto e quello del gres porcellanato, disponibile in una grande varietà di finiture ed effetti.
Alcuni nuove varietà di soluzioni in pvc sono talmente lucide e brillanti da imitare la bellezza del marmo, con la caratteristica fondamentale della proprietà antiscivolo. Dal punto di vista della posa, questo tipo di pavimenti può essere facilmente posto in sovrapposizione alle superfici preesistenti, anche in presenza di sottofondi non perfettamente pianeggianti. Grazie al loro spessore piuttosto contenuto di circa 2mm, non è necessario ricorrere ad alcuna demolizione, ma possono essere incollati oppure semplicemente poggiati sul suolo precedente.
Per evitare di commettere errori con le relative conseguenze da pagare, è importante rivolgersi sempre a venditori specializzati dall’esperienza comprovata nel settore, prima di acquistare un simile prodotto. Questo tipo di materiale può essere facilmente reperito in tutti i negozi specializzati nel fai da te oppure direttamente sul web.
I prezzi possono variare in base ad alcune caratteristiche specifiche: spessore, potere fonoassorbente, design e al tipo di rivestimento che può essere in rotoli o a quadrotti (che generalmente ha un costo più elevato). Inoltre, più sono alti sia il potere assorbente acustico che lo spessore, maggiore sarà il costo da affrontare per la pavimentazione. Generalmente i prezzi di questi prodotti, comunque, non raggiungono mai cifre spropositate, grazie alla grande economicità della materia prima.
Un esempio da valutare ci viene dato dalle piastrelle autoadesive, con uno spessore di circa 1,2 millimetri e con un formato di 30×30; esse hanno un costo approssimativo di circa 13-15 euro per metro quadrato, mentre le piastrelle stratificate effetto parquet, con uno spessore di circa 2 millimetri, hanno un costo medio di 20 euro al metro quadrato. Il prezzo sale a circa 30 euro, invece, per quelle autobloccanti di circa 3,5 millimetri e con una grandezza di 50×50.
Se invece si prende in esame un rivestimento in rotoli di circa 20-30 ml con uno spessore medio di 2,5-3 millimetri e con un’altezza pari a 200-400 centimetri, il prezzo può oscillare dagli 8 euro al metro quadrato (per un prodotto ordinario) ai 16- 18 euro per un articolo di grande design con elevate caratteristiche fonoassorbenti.
Pavimento in Parquet
Il parquet è una pavimentazione formata da tasselli in legno.
-Tradizionale
Risulta essere il parquet classico, costituito interamente in legno, che per la maggior parte si trova in commercio in forma ancora grezza e quindi non levigato. Il costo è maggiore, sia per il materiali che per la posa e la manutenzione, le quali richiedono anche più tempo, ed è inoltre inadatto nel caso si disponga di un riscaldamento a pavimento. Possiede però indubbi vantaggi, come quello di poter tornare come nuovo dopo levigatura ogni dieci anni con rimozione di 1 mm di spessore (attenzione dunque allo spessore totale del parquet), cosa che ne incrementa la durata; inoltre il legno è un buon isolante termico e protegge la casa dagli sbalzi di temperatura in estate e inverno.
-Prefinito
Risulta essere così chiamato perché, a differenza del tradizionale, si trova in commercio spesso già levigato e verniciato. Si tratta di un parquet multistrato: quello visibile è costituito di legno nobile, quello sottostante, di supporto, di legno normale. A volte gli strati sono tre: in questo caso abbiamo una struttura a sandwich con uno strato di supporto tra due in legno nobile.
La caratteristica principale del prefinito, a confronto con il corrispondente tradizionale non grezzo, è la stabilità, che aumenta proporzionalmente al numero di strati (il tristrato è infatti anche più costoso). Esso infatti si protegge dall’umidità e dalle dilatazioni termiche proprie del legno distribuendole sui vari strati. Rispetto al parquet tradizionale, quello prefinito si posa più velocemente ed è più economico; ma poiché non può più essere levigato dopo la prima volta ha una durata inferiore (anche se un buon parquet prefinito può raggiungere tranquillamente i 60 anni di vita), e possiede inoltre un potere isolante inferiore.
-Impellicciato
A occhio il parquet impellicciato somiglia a quello prefinito; in realtà è molto più sottile (non supera lo spessore di 1 mm), e infatti basterebbe osservarlo di profilo per cogliere la differenza. È diffuso perché molto meno costoso del prefinito, ma presenta un potere isolante minore e una durata inferiore (anche l’impellicciato non può essere levigato più volte). Il problema della durata si può comunque risolvere applicando substrati in fibra di legno HDF (ad alta densità) e particolari verniciature; processi che, se effettuati correttamente, possono addirittura conferire agli impellicciati una durata superiore ai prefiniti stessi.
-Laminato
Risulta essere in realtà un finto parquet, un pavimento con uno strato superiore di plastica colorata che imita il legno di un vero parquet. Questo conferisce una certa resistenza adatta soprattutto a pavimenti di grande passaggio; inoltre la lamina è disponibile in un’infinità di colori e conformazioni: questi vantaggi, uniti alla convenienza economica, giustificano la grande diffusione del parquet laminato. I laminati di alta gamma, poi, possiedono delle caratteristiche aggiuntive che ricalcano i pregi di un parquet autentico: la somiglianza quasi totale con un pavimento in legno anche grazie alla creazione di scanalature che riproducono sulla lamina i tasselli del parquet tradizionale, l’isolamento acustico per la presenza di supporti insonorizzati e la coibentazione termica (simile a quella del vero legno).
-Galleggiante
Si definisce pavimento “galleggiante” un piano sopraelevato rispetto all’impiantito sottostante, che consente l’isolamento acustico riducendo le vibrazioni del calpestio e perfino, se ben costruito, i rumori aerei. Il rivestimento superiore può essere uguale a quello di altri pavimenti (gomma, moquette, parquet, gres…), poiché l’attutimento del rumore prescinde dal rivestimento, essendo invece intrinseco allo spessore del pavimento. Sotto il rivestimento c’è l’anima del pavimento galleggiante, ovvero uno uno spessore di 4-5 cm di telaio metallico per sostenere i carichi, appoggiato su uno strato di materiale elastico, che a sua volta è separato dal solaio portante.
Pavimento in Resina
La resina è un materiale plastico molto resistente in forma liquida, a cui viene aggiunto dell’indurente per favorire la solidificazione. Può essere poliuretanica, metacrilica o epossidica. Questo materiale assicura al pavimento una lunga durata: il rivestimento è continuo, privo di interruzioni e scanalature che promuoverebbero l’accumulo della sporcizia, ed è molto resistente all’usura, agli acidi e all’acqua (è possibile infatti renderla impermeabile lavorando sul grado di porosità). Un pavimento di questo tipo è di facile pulizia e si trova in numerose varianti che permettono soluzioni esteticamente gradevoli.
Pavimento in Moquette
Il termine moquette, comparso in Francia nel XX secolo, definiva uno strato di lana o altre fibre tessili ancorato al pavimento, probabilmente un’estensione del tappeto. Si tratta di un rivestimento che serve a dare una nota estetica al pavimento e a rendere confortevole il passaggio, oltre che a conferire un certo isolamento termico. I vantaggi della moquette sono stati spesso eclissati dal fantomatico problema della polvere e degli acari. In realtà, se ben curata, la moquette non è affatto il luogo di accumulo che si ritiene, al contrario può contribuire a ridurre il pulviscolo dell’80% in più rispetto a un normale pavimento. La moquette è costituita da uno strato base in latice, juta o sintetico, sul quale è applicato un filato in fibre sintetiche o naturali, liscio oppure lavorato, che è possibile reperire in svariati colori, disegni e spessori ed è personalizzabile.
Pavimento in Marmo
La sua bellezza ha ispirato gli artisti che ne hanno creato statue, colonne, capitelli. Ogni luogo antico, di fascino, di pregio storia, ogni pagina dei libri di storia dell’arte ci ricordano come l’uomo ha impiegato il marmo. La testimonianza dell’amore dell’uomo per tale “pietra splendente” è la sua massiccia presenza nelle chiese. Ma veniamo alle caratteristiche tecniche che rendono il marmo un materiale molto funzionale all’outdoor.
-La durezza della pietra
-La sua “proverbiale” resistenza
-Sole cocente pioggia, neve, grandine, possono ben poco contro il marmo.
-Risulta essere impermeabile
-Non è facilmente deformabile. Vasche o altri tipi di manufatti di marmo difficilmente cambiano aspetto.
-Ha tutte queste caratteristiche di durezza, ma allo stesso tempo, può essere scolpito, cesellato, modificato e realizzare a mille costruzioni o decori
-Risulta essere eterno
L’Italia è la patria del marmo grazie alle molte cave che lo producono, non ultima la più famosa, quella di Carrara. Come dicevamo, l’uomo ha sempre amato questa pietra, vi è una particolare attenzione a essa, un culto, perché forse rappresenta nell’architettura un’antica raffinatezza.
Molto concede nell’arredo grazie alle sue caratteristiche di luminosità, signorilità, grazie alle varie tonalità che possono creare diversi ambienti e far scaturire reazioni differenti in chi li osserva. I suoi colori che vanno dai toni più caldi a quelli più freddi si sposano a diverse necessità. Il marmo è ottimo per pavimentare ingressi, oppure soggiorni esterni, oppure, ridotto in tasselli, è impiegato per disegnare rifiniture, disegni, orli, sia in indoor sia in ambienti outdoor come le terrazze. Se l’ardesia e l’arenaria sono adatti ad ambienti minimalisti, post industriali, il marmo ha invece un impiego più “barocco”, è indicato per luoghi sfarzosi, grandi giardini, dove abbondano i decori sia di piante ornamentali sia di altri arredi. E’ da evitare tuttavia per bordare le piscine, infatti, è molto scivoloso e se calpestato bagnato potrebbe provocare incidenti. Le tonalità del marmo possono essere azzurro, rosso, blu, bianco, nere e il più noto giallo crema.
Molte sono le aziende che estraggono e lavorano il marmo, sia impiegando le tecnologie più avanzate che metodi artigianali. Alcune sono specializzate nell’indoor altre nell’outdoor. Il marmo è molto duttile e i tagli possibili differenti. C’è sia in forma di piastrelle sia di mattonelle, oppure cubetti e blocchi. Proprio grazie a questa capacità di trasformazione si possono creare disegni di diverso tipo a volte molto colorati e multiforme. L’unico vero “difetto” di questo splendido materiale è che è parecchio costoso, quindi una volta che si decide di investire in marmo è meglio poi collocarlo in zone di pregio, visibili. Un’indiscutibile qualità è invece la sicura longevità del materiale che però richiede una certa manutenzione. Bisogna soprattutto levigare e pulire la superficie per far sì che ne mantenga la lucentezza e le sue caratteristiche estetiche nel tempo.
In commercio ci sono diverse varietà di marmo. Quello più costoso è il marmo di Carrara, considerato il più pregiato e raffinato in assoluto perché bianco e luminoso. Vi sono poi altre tipologie di marmo, meno pregiate ma più economiche, che si distinguono in base al tipo di lavorazione, alla tipologia di taglio e al colore.
Il colore del marmo dipende dalla quantità dei minerali presenti in granuli al suo interno. In natura esistono varie colorazioni
-Bianco, considerato per eccellenza puro e luminoso, rosa e ocra, per gli arredi classici.
-Verde, rosso e lapislazzulo sono i colori più brillanti e accesi per chi ama un arredo più vistoso e colorato.
-Venature. Sono un effetto naturale presente in alcune tipologie di marmo che danno alla superficie un particolare effetto naturale. Chi non apprezza particolarmente la presenza delle venature può orientarsi su una colorazione di marmo omogenea.
Se desiderate una pavimentazione in marmo, tenete presente che il marmo è un materiale che non si adatta alla perfezione a tutti gli ambienti, anzi alle volte può creare degli spiacevoli disguidi. Dal momento che si tratta di una tipologia di pavimento piuttosto costosa e che richiede particolare cura durante la posa e la lucidatura è necessario ponderare con cura la scelta.
Un pavimento di marmo in salotto è una scelta perfetta; il pavimento donerà classe ed eleganza a tutto l’ambiente e sarà immediatamente visibile a tutti. In cucina invece il pavimento in marmo è sconsigliato. La sua superficie è infatti porosa e il marmo rischierebbe di assorbire liquidi e residui di cibo, sempre presenti in cucina, con il rischio di corrodere i sali di calcio presenti al suo interno.
Pavimento in Granito
Naturale, molto utilizzato nella realizzazione di pavimenti. Il granito proviene da una roccia ignea, magmatica, in altre parole lava solidificata. I minerali che lo compongono sono il feldspato e il quarzo (dal 20 al 60%). Anche il granito ha origine antiche, i romani avevano il granum proprio per la sua forma fatta appunto di una grana molto ampia, grossolana, formata da granuli di diverso colore e grandezza (che una volta levigati diventavano punti). Il granito è anche detto roccia intrusiva, perché è magma raffreddato che si è intruso in zone che vanno da 1,5 metri sotto terra a 50 metri. Da lì un lento raffreddamento ha portato a questa splendida roccia. Utilizzato sia per interni ed esterni, il granito ha innate qualità fisiche ma soprattutto una suggestiva valenza estetica.
Per la realizzazione di pavimenti presenta questi vantaggi
-Resiste al passaggio delle persone, anche tante, e dei mezzi
-Risulta essere duro, difficile da scalfire
-Non è deformabile, soprattutto se lavorato.
-Dura a lungo, non si consuma nel tempo
-Una volta posato è praticamente ancorato al terreno grazie al suo importante peso specifico.
-Nel tempo non cambia le sue caratteristiche, è longevo.
Risulta essere una roccia adatta agli esterni per via della sua immunità agli agenti atmosferici. Non assorbe liquidi, è totalmente impermeabile all’acqua come invece accade a travertino, cotto e argilla. Non è facile da sporcare, resiste anche agli attacchi degli acidi o di altri materiali corrosivi. Tutte caratteristiche che gli permettono di mantenere l’aspetto invariato nel tempo, in particolare la colorazione. Anche se viene esposto in zone molto soleggiate il granito non rischia di sbiadire.
La sua durezza gli consente di mantenere la forma intatta e le sue caratteristiche fisiche gli permettono di sopportare sia il forte calore sia il gelo. Non teme quindi neve, ghiaccio o forti escursioni termiche. Si trova sul mercato in diverse sfumature e tinte, le più note sono quelle che toccano i toni del grigio, ma si trovano anche graniti rosa, rossi e persino gialli. La sua caratteristica, essendo di origine lavica, è che il colore non è omogeneo, in genere le varie tonalità sono espresse da puntini di varia grandezza ma anche da striature.
Queste caratteristiche rendono il granito una pietra nobile, dall’estrema eleganza, molto ricercata. Come tutte le pietre può essere trasformata in piastrelle, ma anche in lastre e blocchi. Inoltre non è liscia di natura, anzi è granulosa, quindi può essere una scelta stilistica farlo levigare o lasciarlo scabro.