In questa guida spieghiamo come tappare i buchi nelle piastrelle in ceramica.
Riparare un materiale duro ma allo stesso tempo poroso come la ceramica non è sempre un’operazione alla portata di tutti, soprattutto considerando che di solito le componenti di questo tipo sono esposte a fattori quali calore ed umidità. Solitamente, quando l’aspetto generale di un bagno o della cucina appaiono eccessivamente compromessi, si tende a prendere decisioni più radicali, come per esempio quella di rifare intere pareti, magari passando da una certa tipologia di rivestimento ad un’altra più moderna ed esteticamente appagante. Talvolta però, ad essere rovinata o addirittura bucata non è una parete intera, ma solamente una singola piastrella. Se è vero che in questi casi rifare un bagno da zero pare una soluzione poco sensata, dall’altra bisogna però ammettere che troppo spesso si finisce anche per rimandare il problema. Se hai finalmente deciso di passare all’azione e di tappare i buchi nelle tue piastrelle, sei il benvenuto: nei prossimi paragrafi ti illustreremo alcune tecniche comprovate ma semplici da eseguire anche per i meno esperti.
Riparare o Sostituire le Piastrelle
La riparazione delle piastrelle può richiedere diversi livelli di competenza e rivelarsi più o meno difficile a seconda dei casi. Generalmente, quando il buco presente in una piastrella è il risultato della rimozione di un chiodo, è suggerito procedere con la stuccatura del foro, così da eliminare gli inestetismi. Anche per le crepe superficiali il discorso è il medesimo, e la maggior parte dei prodotti commerciali pensati come riempitivi riescono a garantire un buon risultato. Diverso è il discorso se la piastrella da riparare presenta grandi fratture o buchi dal diametro ampio, solitamente difficili da riempire con stucchi e siliconi e anche pericolosi. In questi ultimi casi, quando i fori presenti sono più larghi di 2 cm, il consiglio è di preferire una sostituzione completa della piastrella, magari attingendo da tavolette di riserva avanzate in fase di installazione. In questo modo sarà possibile non solo ottenere migliori risultati a livello estetico, ma anche preservare la sicurezza di chi frequenta la stanza.
Come Tappare Buchi nelle Piastrelle
Ora che è più chiaro quando sia lecito procedere con una riparazione, è il momento di capire quali passaggi seguire.
Raccogli tutto l’occorrente
Il primo passo per lavorare bene e riempire i buchi nelle piastrelle in ceramica consiste nel non lasciare nulla al caso. Per evitare di iniziare l’operazione e ritrovarti senza il materiale necessario quindi, il consiglio è di stilare una lista e di verificare di avere a casa tutto l’occorrente. Tra gli strumenti e i materiali richiesti per questa tipologia di lavorazione troviamo
-nastro carta
-spatole di diverse misure, possibilmente dotate di manico
-mastice o stucco riempitivo per piastrelle
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-panni in microfibra o carta assorbente
-spugnette multiuso morbide
-acqua tiepida
-vestiti da lavoro
Una volta verificata la presenza di tutti questi elementi, procedi con lo sgombero della zona in cui lavorerai, spostando mobili o altri oggetti che possono intralciarti nei movimenti.
Prepara la superficie
La seconda operazione indispensabile è la pulizia delle piastrelle bucate, le quali prima di essere riempite dovranno risultare perfettamente libere da qualunque tipo di residuo. Fai quindi attenzione a togliere con l’aiuto di spugnette e detergenti non solo la polvere, ma anche eventuali sostanze oleose o collose, le quali potrebbero compromettere la presa del mastice che utilizzerai per chiudere i buchi e le crepe. Se presenti, rimuovi con l’aiuto di una spatola metallica anche eventuali residui di stucco. Dopo aver pulito, proteggi la porzione di piastrella intorno al buco applicando del nastro carta.
Procedi con la riparazione
Ora che la piastrella bucata è pronta, è il momento di prendere in mano lo stucco o il mastice e di applicarlo all’interno del foro. Nel farlo, ti consigliamo di attendere che il silicone o la pasta prescelta per la riparazione salga lentamente fino all’estremità del beccuccio, spingendo molto lentamente il contenuto per evitare che fuoriesca in modo eccessivo. Quando la pasta ha raggiunto l’ugello, sposta il beccuccio all’interno del foro e riempilo piano, senza esagerare. Se al termine dell’operazione di riempimento noti che dello stucco in eccesso si deposita sui bordi, rimuovilo velocemente con una spatola o con uno straccio, così da lisciare a filo la superficie.
Attendi l’asciugatura
La pasta riempitiva richiede diverse ore per asciugare completamente: durante l’attesa assicurati che le piastrelle bucate che hai riparato siano ben protette da fonti di umidità o dal contatto diretto con l’acqua. Solo un mastice ben asciutto può garantire il massimo del suo potere riempitivo, senza colare o deformarsi durante l’applicazione. In alcuni casi, il colore di queste sostanze potrebbe risultare molto diverso prima e dopo l’asciugatura: nel caso ciò avvenga non preoccuparti, e inizia subito a cercare un colore per ceramica compatibile con quello delle tue piastrelle.
Se al termine dell’asciugatura ti rendi conto che lo stucco si è un po’ rappreso e che si è creato un piccolo scalino all’interno del buco, prendi di nuovo in mano l’applicatore del mastice e procedi con una seconda applicazione, ricordandoti sempre di livellare per bene lo stucco in eccesso.
Pulisci le piastrelle
A lavoro terminato procedi infine con la pulizia delle piastrelle, aiutandoti con una spugnetta e dell’acqua tiepida. Se il prodotto prescelto per riempire i buchi è dotato di ulteriori sostanze da applicare sul mastice una volta asciutto, prima di pulire applica anche queste ultime. La tua piastrella è tornata come nuova: non ti resta che dipingerla! Se invece il colore dello stucco è lo stesso della piastrella, il lavoro è terminato.
Se i fori presenti sulle piastrelle sono di piccola entità, potrai procedere alla loro eliminazione anche ricorrendo all’utilizzo di silicone, a patto che quest’ultimo risulti compatibile con le piastrelle a livello cromatico. Per le scheggiature o le crepe, il consiglio è di procedere con una carteggiatura o con l’applicazione di specifici primer, capaci di riempire le fessure più sottili in previsione di una nuova verniciatura.