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Quando si ha intenzione di organizzare un pranzo importante, una cena d’atmosfera o un ricevimento per un’occasione speciale, la preoccupazione più grande è quella di pensare alla cucina, arrivando spesso a dimenticarsi di quello che è un elemento importantissimo, apparecchiare la tavola.
Risulta essere necessario, al contrario, tenere conto che una tavola apparecchiata in maniera impeccabile è un segno di eleganza e distinzione, oltre che di educazione, gratitudine e rispetto verso gli ospiti, e contribuisce al successo dell’evento anche quando il menù è composto da piatti semplici e poco elaborati.
Conoscere alla perfezione le regole del bon ton per l’allestimento della tavola non è cosa facile, considerando che oggi la fretta e l’abitudine di mangiare fuori casa ha disperso il piacere di quella che può essere considerata una vera e propria arte. Tuttavia, con attenzione e precisione, preparandosi magari con qualche giorno di anticipo per avere il tempo di reperire eventuali accessori mancanti, anche chi non ha esperienza riuscirà ad apparecchiare una tavola perfetta, elegante e scenografica.
Il tavolo dovrebbe essere abbastanza grande da consentire a tutti di muoversi agevolmente senza urtare il vicino di posto, ma non al punto da rendere difficoltosa la conversazione e l’interazione.
Se non si dispone di un tavolo sufficientemente ampio, monolocali, loft e ambienti arredati in uno stile molto moderno spesso non lo prevedono, è meglio evitare di accostarne due di dimensioni e struttura differenti, come a volte si è portati a fare, risulterebbe scomodo e rischioso, oltre che poco elegante. In questi casi, il consiglio è quello di valutare se non sia preferibile cambiare programma, e allestire un pranzo a buffet, che non richiede un tavolo tradizionale. Nel caso in cui sia invece disponibile un tavolo di ampiezza sufficiente, con relative sedie, si consiglia, prima di stendere la tovaglia, di coprirlo con un copritavolo piuttosto spesso, perché non si danneggi nel posare zuppiere o vassoi molto caldi, e per ridurre al minimo il fastidioso rumore delle stoviglie.
La scelta della tovaglia è soggettiva, è comunque opportuno evitare i colori forti, le fantasie, i materiali sintetici o i tessuti tecnici, la tovaglia ideale per un pranzo raffinato è in cotone o in lino di ottima qualità, bianca o in una tinta naturale e molto chiara. Qualora si preferisca una tovaglia ricamata, le decorazioni devono essere leggere, tono su tono o realizzate in una tinta e in una fantasia che si accordi con i piatti.
Per ravvivare e impreziosire la tavola con raffinatezza, una composizione floreale o una ciotola di frutta sono la scelta migliore, nel caso di una cena romantica o a tema, uno o due candelabri d’argento, in base all’ampiezza del tavolo, costituiscono un accessorio immancabile. Risulta essere importante verificare è che siano sufficientemente alti da non ostacolare lo sguardo ai commensali, e che vengano accesi solo dopo il tramonto.
Come Disporre i Piatti
I piatti possono essere posati direttamente sulla tovaglia, o sopra ad un apposito sottopiatto in porcellana o metallo. Anche per i piatti i colori migliori sono il bianco, impreziosito da un filo in oro o in argento, o da lievi decorazioni in armonia con i ricami della tovaglia, a una cena elegante sono da evitarsi assolutamente le policromie, i colori vivaci e le fantasie etniche. Le decorazioni devono essere rivolte verso il bordo del tavolo, perché siano ben visibili.
Se la cena è servita dai camerieri, la tavola deve essere preparata con un unico piatto piano e con l’aggiunta di un piatto fondo per la minestra in brodo, se questa è prevista nel menu. In assenza di camerieri, si può apparecchiare direttamente con con tre piatti, dall’antipasto al secondo, lasciando a disposizione quelli per le altre portate su un carrello a breve distanza. Quando possibile, i piatti per le portate calde devono essere serviti leggermente riscaldati.
In una tavola molto elegante, a sinistra del piatto, poco sopra alle forchette, si trova il piattino del pane, e talvolta, specialmente con alcuni tipi di antipasti, potrebbe essere necessario anche il piattino del burro, con relativo coltello.
Come Posizionare le Posate
Ugualmente ai piatti, anche il numero delle posate varia in dipendenza delle portate previste dal menu, seguendo una posizione prefissata, a sinistra del piatto le forchette e alla destra i coltelli, partendo con le posate normali e affiancando quelle da pesce, o comunque della seconda portata, verso l’esterno.
Le lame dei coltelli devono essere rivolte verso il piatto, il cucchiaio da minestra è collocato all’esterno dei coltelli e preceduto, se necessario, dall’apposita forchetta per ostriche. Può essere presente una terza forchetta per l’antipasto, da collocare esternamente alle altre due.
Le posate da dessert vengono disposte orizzontalmente appena al di sopra del piatto, prestando attenzione che il manico della forchetta, più vicina al piatto, sia rivolto a sinistra e il manico del cucchiaio a destra. Sopra al cucchiaio, e nello stesso verso, si trova il coltello da formaggio.
Anticamente, si usava disporre cucchiai e forchette capovolti, per mostrare le cifre o lo stemma che vi erano incisi, è una regola ovviamente andata in disuso, ma può essere ancora interessante da praticare nel caso si disponga di un servizio di posate d’antiquariato o particolarmente prestigioso.
Come Posizionare i Bicchieri
A tavola i bicchieri trovano posto leggermente verso destra, appena al di sopra dei coltelli e del cucchiaio. Risulta essere necessario che siano almeno due, uno per l’acqua e un altro, leggermente più piccolo, per il vino. Nel caso in cui si preveda di servire diversi vini, è necessario aumentare anche i bicchieri, posizionandoli sempre verso destra: non devono comunque essere più di quattro, inclusi quello da acqua e, se previsto, il flute da spumante o champagne.
Accessori che non Devono Mancare
Il tovagliolo si posa a fianco delle posate o, meglio ancora, sul piatto. A meno che non si sia davvero degli artisti, è meglio evitare le piegature in stile origami. In mancanza di piattini personali, il pane si porta in tavola negli appositi cestini, nella misura di uno ogni 3 o 4 persone. Spargisale e macinapepe sono unici per tutta la tavola per le occasioni non troppo formali e se lo spazio è limitato, mentre un pranzo importante prevede un piccolo contenitore sale e pepe ogni due persone.
Formaggio grattugiato e salse vengono servite solo quando è il momento, le ciotole da insalata si collocano alla sinistra del piatto. Tra una portata e l’altra potrebbe essere necessario portare in tavola le coppette lavadita.
Conclusioni
In un pranzo formale e raffinato, generalmente la tavola si apparecchia con un solo piatto, più quello dell’antipasto, servendo le portate successive sui piatti preriscaldati. Sono necessarie le posate per il pesce, la forchetta da antipasto, il coltello da formaggio, se questo viene servito, e le posate da dessert. Il cucchiaio è utile solo se il primo piatto è una minestra. I bicchieri, oltre a quello da acqua, sono almeno tre, considerando due vini differenti per le due portate principali di carne e di pesce, e un calice per lo spumante o il vino da dessert.
Se l’occasione è più semplice e informale, è sufficiente una o due coppie di posate, in relazione alla consistenza del pranzo, con due bicchieri, mentre il pane può essere portato in tavola in un cestino e il dessert servito direttamente con cucchiaio o forchettina apposite.
Specialmente se si prevede di invitare molte persone, sarebbe opportuno sistemare i segnaposto, collocandoli al di sopra delle posate da dessert o del piatto, e ben visibili, saranno utili ai commensali per evitare di dovere cercarsi il posto, creando disagio e confusione.