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In questa guida spieghiamo come disinfettare l’acqua della cisterna.
La cisterna idrica è uno strumento essenziale per lo stoccaggio dell’acqua, e spesso in zone rurali o prive di acqua corrente viene impiegata come fonte principale di approvvigionamento idrico. In ambienti urbani, la cisterna è spesso utilizzata per fornire una dose extra di acqua ogni volta in cui il sistema idrico va in crisi.
Il processo di accumulo idrico è tuttavia sottoposto inevitabilmente all’azione di microparticelle e batteri presenti nell’ambiente e all’interno del liquido stesso, i quali se non tenuti sotto controllo danno vita a proliferazioni pericolose che contaminano l’acqua potabile rendendola imbevibile. Fortunatamente, grazie all’ausilio di opportuni prodotti pulenti e all’azione di sostanze disinfettanti, è sempre possibile purificare e disinfettare l’acqua della cisterna, mantenendola sicura e potabile per alcuni giorni. Se anche tu hai una cisterna da igienizzare ma non sai da dove cominciare, di seguito trovi tutti i passaggi necessari per disinfettare l’acqua della cisterna, così da poter disporre liberamente di essa ogni volta in cui ne hai bisogno.
Quanto Spesso Pulire la Cisterna
Se hai rimesso in funzione una vecchia cisterna con l’obiettivo di conservarvi all’interno dell’acqua potabile, è molto importante che tu sappia sostituire e disinfettare l’acqua per tempo, così da evitare contagi e proliferazioni di sostanze tossiche o comunque dannose per l’organismo.
Per avere a disposizione acqua sempre pulita, gli esperti consigliano di pulire la cisterna di stoccaggio circa ogni 2 o 3 giorni.
Si tratta di un periodo di tempo abbastanza breve, il quale però deve essere riferito ad un certo tipo di contenitore e deve essere messo in relazione con l’ uso che si intende fare dell’acqua (se, per esempio, intendi accumulare acqua in cisterna ed averla a disposizione per irrigare orto e giardino, allora le precauzioni da prendere saranno differenti) . Grandi serbatoi per approvvigionamento idrico privato o serbatoi di condominio richiedono una pulizia obbligatoria per legge, la quale presenta cadenza annuale (la normativa di riferimento è rappresentata dal D.lgs. n.31/01 e dal n.27/02).
Una corretta disinfezione dell’acqua protegge i soggetti che la consumano da contaminazioni di vari patogeni, primo fra tutti la legionella, un batterio capace di proliferare all’interno del biofilm (membrana sottilissima di materiali organici che si aggrappano alle pareti interne della cisterna quanto l’acqua è stagnante) e di dare origine a patologie gravi come la polmonite.
Come Pulire la Cisterna
La disinfezione dell’acqua della cisterna si raggiunge seguendo due passaggi principali, che prevedono una pulizia approfondita sia del contenitore che del “contenuto”. Iniziamo quindi da questo primo passaggio, che mira a rimuovere dalle pareti interne ed esterne del contenitore il maggior quantitativo possibile di sporcizia.
Tra le scorie e i residui da pulire troviamo
-Mucillagini, delle sostanze gelatinose e viscose prodotte da alcuni organismi viventi, come piante, batteri e funghi. Possono presentarsi in varie forme e consistenze, a seconda dell’organismo che le produce. Di norma sono trasparenti o leggermente opache.
-Alghe, le quali presentano con una caratteristica consistenza vischiosa e un colore verde acceso o verde scuro;
-Biofilm, trasparente e impercettibile ad occhio nudo;
-Incrostazioni calcaree, le quali se non opportunamente rimosse possono danneggiare le pareti della cisterna causandone la rottura.
Per fare fronte a questa serie di problematiche, il consiglio è di munirsi di detergenti specifici ma delicati, capaci cioè di agire in maniera mirata contro i residui rimuovendoli dalla loro sede e, se necessario, sciogliendoli in modo da essere sciacquati via più facilmente.
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Trovati i detergenti adatti al lavaggio della cisterna, è il momento di svuotare completamente il contenitore dell’acqua rimanente, aiutandosi se necessario con pompe e altri sistemi di aspirazione che facilitino il lavoro. Quando la cisterna sarà vuota, potrai iniziare a pulire le pareti interne con i prodotti prescelti, procedendo manualmente e avendo cura di non lasciare alcun tipo di residuo.
Dopo aver pulito le pareti, inizia a disinfettarle utilizzando sostanze specifiche, solitamente composte da biossido di cloro. Puoi trovare questi prodotti in negozi come ferramenta o magazzini per il fai-da-te.
Segui attentamente le istruzioni riportate in etichetta e abbi cura di far agire le sostanze per i tempi indicati, così da eliminare qualunque batterio o essere vivente annidato all’interno della tua cisterna.
Come Disinfettare l’Acqua della Cisterna
Ora che la cisterna è pulita, puoi passare al passo successivo, vale a dire alla disinfezione dell’acqua. Questo procedimento prevede l’uso di sostanze chimiche che se immesse in grandi quantità possono risultare tossiche, e pertanto deve essere eseguito con la massima attenzione. Se hai dei dubbi riguardo alle dosi, consulta attentamente le linee guida nazionali o europee a riguardo.
A seconda delle tue possibilità e delle tue esigenze, potrai servirti di tre metodi distinti per sterilizzare l’acqua e renderla potabile
-Disinfezione tramite pastorizzazione, vale a dire facendo bollire il liquido ad una temperatura fino a 65°C per circa un minuto. Questo tipo di procedura consente di eliminare tutti i batteri e i microrganismi dannosi, ma risulta indicato solo qualora tu intenda fare un uso contenuto dell’acqua della cisterna, in quanto richiede un notevole dispendio di tempo (e di gas o energia elettrica necessari per riscaldare l’acqua);
-Disinfezione con l’utilizzo di filtri, un processo altrettanto complesso che richiede una notevole capacità di monitorare, pulire ed eventualmente sostituire i filtri, i quali devono essere compatibili con la cisterna e possibilmente anche facili da reperire; I filtri inoltre non garantiscono l’eliminazione dei patogeni, ma possono piuttosto evitare che alcune parti di alga o mucillagine finiscano nell’acqua prelevata per essere bevuta.
-Inserire nell’acqua potabile composti chimici appositi, come cloro e iodio. SI tratta di un tipo di procedimento molto semplice da seguire che prevede l’acquisto di tali sostanze (sotto forma di pastiglie o soluzioni liquide) da sciogliere direttamente all’interno della cisterna, naturalmente seguendo pedestremente le indicazioni riportate sulla confezione. In alcuni casi, la disinfezione dell’acqua prevede il ricorso a candeggina o tintura di iodio.
Per evitare di mettere a rischio la tua salute e quella dei tuoi cari, prima dello svolgimento della disinfezione dell’acqua ti consigliamo di dare un’occhiata alle numerose linee guida presenti sul web, vale a dire gli standard europei attualmente richiesti.
Il cloro è la sostanza più utilizzata per disinfettare l’acqua contenuta nelle cisterne destinate all’accumulo e alla conservazione di acqua potabile. Esso è facile da produrre e poco costoso, e una volta a contatto con il liquido consente di uccidere la totalità di agenti patogeni dannosi per la salute, rendendo l’acqua contenuta nella cisterna 100% potabile.
Il cloro è oggi venduto sotto forma di pastiglie disinfettanti per acqua potabile, e può essere facilmente acquistato nei negozi o online. Negli ultimi tempi infine, si sono diffusi sempre più sistemi di disinfezione dell’acqua tramite raggi UV, capaci di lasciare inalterate le caratteristiche del liquido sia per quanto riguarda le proprietà organolettiche (odore e sapore) sia quelle chimico-fisiche, come per esempio il pH.
Questo sistema innovativo è anche il più veloce, in quanto al contrario di quelli visti in precedenti richiede solamente pochi secondi. Seguendo le indicazioni presenti in questo articolo, è possibile soddisfare i cosiddetti requisiti di potabilità, vale a dire i parametri necessari per decretare che un’acqua è sicura da bere.
Oltre al cloro, molti ricorrono all’utilizzo di sostanze come candeggina ed Amuchina, le quali tuttavia possono risultare meno “gentili” e causare una parziale modifica dell’odore o del sapore dell’acqua.